Certificato penale (antipedofilia) è obbligatorio per tutti o solo per coloro che lavorano in contatto con minori?
Risposta del 16 ottobre 2023
Solo per chi ha contatti regolari e diretti con minori
La mia Asd/Ssd ha già la P.Iva. Come mi devo comportare con l’INPS?
Risposta del 16 ottobre 2023
La titolarità – o meno – di partita iva non ha alcuna ripercussione sull’onere di versare i contributi previdenziali all’INPS
Libro unico del lavoro: cos’è e quando è necessario.
Risposta del 16 ottobre 2023
Il datore di lavoro deve espletare diversi adempimenti tra cui la tenuta del libro unico del lavoro (LUL), introdotto in sostituzione dei vecchi libri obbligatori di lavoro (libri matricola, libro paga). Il LUL è lo strumento idoneo a documentare la gestione del rapporto di lavoro sia nei confronti del lavoratore quanto in quelli degli organi ispettivi. Al suo interno devono essere registrati obbligatoriamente:
Quali sono i limiti economici minimi e massimi per un dipendente pubblico al quale è stato attivato un Cococo Sportivo?
Risposta del 16 ottobre 2023
Non ci sono limiti specifici per i dipendenti pubblici, solo i limiti contemplati per tutti i lavoratori sportivi dettati dalla necessità di dimostrare l’assenza di distribuzione anche indiretta di utili o proventi. Si ricorda che in questo caso la prestazione sportiva è subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione di appartenenza del dipendente pubblico.
Che succede una volta superati i 5000 euro di retribuzione?
Risposta del 17 ottobre 2023
La parte eccedente di compenso da lavoro sportivo (non dipendente) diventa base imponibile per l’applicazione degli oneri contributivi (versamento dei contributi alla gestione separata INPS, con decurtazione del 50% fino al 2027) e degli oneri assicurativi (in questo caso calcolati sul 100% della quota che supera i 5.000 euro).
Che succede una volta superati i 15000 euro di retribuzione?
Risposta del 16 ottobre 2023
Il reddito diventa soggetto a tassazione. Se si tratta di cococo sportiva, si applicano le aliquote previste per i dipendenti, atteso che il reddito del cococo è assimilato a quello da lavoro dipendente. Nel caso di titolari di partita iva o autonomi occasionali, si applicherà la ritenuta a titolo di acconto del 20%, fatta eccezione per i titolari di partita iva in regime forfettario.
Come faccio a sapere se un mio istruttore ha superato la soglia dei 5000 euro lavorando anche altrove?
Risposta del 17 ottobre 2023
Attraverso l’autocertificazione da acquisire prima di ciascun pagamento. Le organizzazioni affiliate UISP trovano un fac-simile sul sito https://areariservata2.uisp.it/login.
Quando è prevista l’iscrizione alla gestione separata INPS?
Risposta del 17 ottobre 2023
Quando il lavoratore sportivo autonomo supera i 5.000 euro complessivi da tale tipologia di prestazione e da eventuali collaborazioni amministrativo-gestionali.
La comunicazione dell’attivazione di un Cococo Sportivo all’interno del RAS (voce Unilav) sostituisce la modulistica cartacea? Il RAS sostituisce le abituali comunicazioni per un Cococo Sportivo o devo rivolgermi ad un consulente del lavoro?
Risposta del 17 ottobre 2023
La comunicazione al RAS equivale a tutti gli effetti, per i rapporti di cococo sportivo, alle comunicazioni al centro per l'impiego e può essere fatta autonomamente attraverso il RAS senza la necessità di avvalersi del consulente del lavoro.
RAS: cosa devono caricare le Asd/Ssd e cosa devono caricare gli Eps?
Risposta del 16 ottobre 2023
Le informazioni vengono caricate dall’organismo sportivo affiliante, le Asd/Ssd devono scaricare l’attestato di iscrizione nel RAS.
Alla domanda è allegata la documentazione attestante:
a) la ragione sociale o denominazione, la natura giuridica, il codice fiscale e l'eventuale partita IVA dell'associazione o società sportiva dilettantistica;
b) l'atto costitutivo e lo statuto dell'Associazione o Società sportiva dilettantistica;
c) i dati inerenti alla sede legale e i recapiti;
d) la data dello statuto vigente;
e) la dichiarazione contenente l'indicazione dell'oggetto sociale e le attività sportive, didattiche e formative;
f) la dichiarazione contenente l'indicazione della composizione e della durata dell'organo amministrativo e delle generalità del legale rappresentante e degli amministratori;
f) i dati dei tesserati con riferimento alle attività (sportive, didattiche e formative) svolte,
g) le informazioni sulle attività organizzate dall’affiliata e quelle agonistiche/competitive indette dall’affiliante a cui partecipano i soci/tesserati dell’affiliata.
È necessario fornire ulteriori dettagli sulle attività e così suddivise:
1) Attività SPORTIVA (= manifestazioni agonistiche/competitive): a carico dell’organismo sportivo affiliante;
2) Attività FORMATIVA (=formazione formatori): a carico dell’organismo sportivo affiliante;
3) Attività DIDATTICA (= corsi sportivi): a carico della Asd/Ssd/Ets sportivo.
Per le modalità con cui conferire i dati è necessario verificare le indicazioni fornite dall’organismo sportivo affiliante.
Qual è il compenso massimo che può ricevere un istruttore/istruttrice?
Risposta del 16 ottobre 2023
Non deve essere superiore del 40% rispetto a quanto previsto da contratti collettivi stipulati da organizzazioni maggiormente rappresentative in ragione del livello di inquadramento concordato. È possibile derogare solo per “comprovate esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche competenze ai fini dello svolgimento delle attività” sportive.
I giudici di gara hanno bisogno di un Cococo sportivo?
Risposta del 17 ottobre 2023
No, ma può essere una soluzione. Si ricorda infatti che il DLgs 36/2021 prevede con i riferimento ai preposti alle gare (ossia direttori di gara e soggetti che, indipendentemente dalla qualifica indicata dai regolamenti della disciplina sportiva di competenza, sono preposti a garantire il regolare svolgimento delle competizioni sportive, sia riguardo al rispetto delle regole, sia riguardo alla rilevazione di tempi e distanze, che operano nel settore dilettantistico), che in termini procedurali per ogni singola prestazione è sufficiente la comunicazione o designazione dell’organismo sportivo (FSN/DSA/EPS).
Le comunicazioni al centro per l'impiego sono effettuate dalla Federazione Sportiva Nazionale o la Disciplina Sportiva Associata o l'Ente di Promozione Sportiva competente, pure paralimpici, direttamente dalle proprie affiliate se così previsto dai rispettivi organismi affilianti, o il CONI, il CIP e la società Sport e salute S.p.A. per un ciclo integrato di prestazioni non superiori a trenta, in un arco temporale non superiore a tre mesi, e comunicate entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza del trimestre solare; entro dieci giorni dalle singole manifestazioni, l’organismo sportivo o il CONI/CIP/Sport e salute S.p.A. provvede, direttamente dalle proprie affiliate se così previsto dai rispettivi organismi affilianti, alla comunicazione all'interno del RAS, dei soggetti convocati e dei relativi compensi agli stessi riconosciuti.
Che succede se un giudice di gara supera le 30 prestazioni nell’arco di 3 mesi?
Risposta del 17 ottobre 2023
Che non si può fare la comunicazione massiva ogni tre mesi ma bisognerà farla per un arco di tempo inferiore, nel momento in cui ha raggiunto le 30 prestazioni.
Il presidente della nostra Asd/Ssd è anche un istruttore. Può attivarsi un cococo sportivo?
Risposta del 17 ottobre 2023
Sì, ma si ritiene essenziale che sia deliberata dall’Assemblea degli associati. Il contratto sarà sottoscritto dal vicepresidente.
RAS: cosa inserisco alla voce PAT INAIL?
Risposta del 17 ottobre 2023
Se l’organizzazione non è titolare di PAT INAIL, si inserisce otto volte zero.
Il lavoratore sportivo deve presentare certificato medico in caso di malattia?
Risposta del 17 ottobre 2023
Il dipendente sì. Il cococo deve gestire la richiesta di liquidazione della prestazione assistenziale all’INPS direttamente con l’INPS.
I lavoratori e le lavoratrici con contratto occasionale o con P.Iva vanno inseriti nel RAS?
Risposta del 17 ottobre 2023
La norma non è chiara sul punto, in ogni caso non è contemplata in questo caso la sanzione per omessa comunicazione.
Il Contratto amministrativo gestionale va inserito nel RAS?
Risposta del 17 ottobre 2023
No, è soggetto a comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto con le modalità ordinarie
Devo inserire nel RAS anche i Cococo sotto la soglia dei 5000 euro?
Risposta del 17 ottobre 2023
Sì
È possibile pagare un istruttore/istruttrice in percentuale al numero degli iscritti al corso?
Risposta del 17 ottobre 2023
No. Il contratto di associazione in partecipazione agli utili o proventi è stato espressamente vietato dall'articolo 53 del decreto legislativo n. 81/2015. A ciò si associa l'onere di dimostrare che non si realizzano forme di distribuzione anche indiretta di utili o proventi per cui la differenziazione dei compensi - sia dipendenti che autonomi – deve essere esclusivamente ancorata al potenziale livello di inquadramento degli stessi rispetto a contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative.
Come si inquadrano addetti alle pulizie e manutenzione?
Risposta del 17 ottobre 2023
Dipendenti, percettori PRESTO (prestazioni occasionali con pagamento attraverso voucher) o ditte a cui affidare l’appalto.
Chi lavora nel pubblico deve avere l’autorizzazione per attivare un Cococo sportivo? Anche per prestazione occasionale?
Risposta del 17 ottobre 2023
Il Decreto legislativo 36/2021 qualifica come cococo sportiva quella che si instaura con il dipendente pubblico. L’art. 53 del Decreto legislativo del 30/03/2001 - N. 165 prevede per i dipendenti pubblici (fatta eccezione per alcune categorie tra le quali i part time inferiori al 50%) che intendono svolgere prestazioni retribuite anche occasionali, l’onere di ottenere la relativa autorizzazione fatta eccezione per le seguenti tipologie di collaborazioni:
a) collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili;
b) utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali;
c) partecipazione a convegni e seminari;
d) incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate;
e) incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo;
f) incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita;
f-bis) attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione nonché di docenza e di ricerca scientifica.
Esiste un CCNL per i lavoratori sportivi?
Risposta del 17 ottobre 2023
Diversi contratti collettivi sono intervenuti in materia ma è possibile fare ricorso ai contratti dell’impiantistica sportiva così come al contratto del commercio.
Cosa prevede la normativa sulla sicurezza sul lavoro sportivo?
Risposta del 17 ottobre 2023
In presenza di cococo sportivi e/o di collaboratori amministrativo-gestionali si rende necessario:
- predisporre il documento di valutazione dei rischi ed eventualmente il documento di valutazione dei rischi interferenza
- nominare del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) interno o esterno;
- nominare addetti antincendio e primo soccorso;
- nominare eventuale del preposto;
- nominare eventuale del medico competente per la sorveglianza sanitaria;
- nomina dei rappresentanti dei lavoratori interni o esterni.
Ho un Cococo Sportivo: posso mantenere la Naspi (disoccupazione)?
Risposta del 17 ottobre 2023
È prevista la decurtazione di parte significativa della NASPI
In caso di interruzione del mio rapporto di lavoro con una Asd/Ssd, ho diritto alla Naspi (disoccupazione)?
Risposta del 17 ottobre 2023
Sì
Sono in pensione: posso avere un cococo sportivo? E cosa succede se supero i 5000 euro?
Risposta del 30 ottobre 2023
Sì, ma al superamento dei 5.000 euro dovranno anche loro versare i contributi previdenziali. E’ necessario però che l’interessato verifichi la compatibilità della propria pensione con redditi da lavoro, compatibilità che per esempio non sussiste quando si è in regime quota 100.
Ho una P.Iva personale che uso per il mio lavoro: posso utilizzarla anche in ambito sportivo godendo delle agevolazioni previste dalla legge?
Risposta del 17 ottobre 2023
Sì. È necessario aprire un codice ATECO distinto (85.51.00)
Risposta del 17 ottobre 2023
L’ATECO è la classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat per finalità statistiche. Per approfondimenti e per individuare il proprio CODICE ATECO https://www.istat.it/it/archivio/17888
Posso attivare un Cococo sportivo a una persona minorenne?
Risposta del 17 ottobre 2023
Assolto l’obbligo scolastico non ci sono problemi.
Devo indicare il mio Cococo sportivo nella denuncia dei redditi?
Risposta del 17 ottobre 2023
Se supera i 15.000 euro sì.
Come pago i collaboratori non sportivi (esempio – scuola di italiano per stranieri o aiuto compiti)?
Risposta del 17 ottobre 2023
Con le modalità ordinarie ossia – a seconda delle modalità di esecuzione della prestazione – con collaborazioni di natura autonoma occasionale, collaborazioni coordinate e continuative, prestazioni professionali, lavoro subordinato o prestazioni occasionali con voucher.
Sono un privato con P.Iva: posso aprire un corso e godere delle agevolazioni previste dalla riforma?
Risposta del 17 ottobre 2023
No
Posso avere problemi con il mio stato di famiglia a seguito dell’attivazione di un Cococo Sportivo?
Risposta del 17 ottobre 2023
Sullo stato di famiglia no, sull’essere o meno a carico sì.
Cosa succede dopo il 31 ottobre 2023?
Risposta del 17 ottobre 2023
Il decreto legislativo 36/2021 prevede che “In sede di prima applicazione, gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per le collaborazioni coordinate e continuative di cui al presente articolo, limitatamente al periodo di paga da luglio 2023 a settembre 2023, possono essere effettuati entro il 31 ottobre”. Successivamente bisognerà calcolare sanzioni ed interessi.
Per il rimborso certificato degli spostamenti, devo calcolare la distanza da casa mia o dalla sede della Asd/Ssd/Eps?
Risposta del 17 ottobre 2023
Dalla sede di lavoro principale.
Cosa si intende per indennità di carica?
Risposta del 17 ottobre 2023
Le indennità di carica non costituiscono prestazione lavorativa ma un indennizzo per l’impegno profuso nello svolgimento di funzioni inerenti alla carica elettiva e devono essere deliberate dall'assemblea dei soci. Tali emolumenti sono soggetti:
- all'emissione di busta paga;
- alla contribuzione previdenziale della gestione separata INPS senza applicare le agevolazioni previste per il lavoro sportivo;
- all’applicazione delle ritenute fiscali come se fosse reddito da lavoro dipendente.
Cosa si intende per cococo etero organizzato?
Risposta del 17 ottobre 2023
Le collaborazioni possono essere:
a) etero organizzate: quando le modalità di esecuzione sono organizzate dal committente [in passato veniva specificato “anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro”]. Si tratta di collaborazioni che dal 1° gennaio 2016 sono soggette alla disciplina del rapporto di lavoro subordinato salvo alcune eccezioni tra cui “le collaborazioni rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I., come individuati e disciplinati dal decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36”;
b) etero dirette: sinonimo di subordinazione gerarchica che implica la trasformazione del rapporto in rapporto di lavoro subordinato.
Cosa si intende per lavoro subordinato?
Risposta del 17 ottobre 2023
Il lavoro caratterizzato dalla subordinazione intesa come vincolo di carattere personale che assoggetta il prestatore d’opera al potere direttivo del datore di lavoro. La facoltà del datore di lavoro del potere di impartire ordini ed istruzioni al lavoratore rappresenta, quindi, il tratto caratteristico della subordinazione.
La disposizione di riferimento è l’articolo 2094 del Codice civile mentre gli indici ricavati dalla giurisprudenza sono:
- la sottoposizione del lavoratore ai poteri direttivo (lo svolgimento della prestazione sulla base di istruzioni), di controllo (la verifica sull’attività lavorativa svolta e che deve essere svolta) e disciplinare (l’applicazione di sanzioni disciplinari in caso di inadempimento della prestazione lavorativa) esercitati dal datore di lavoro;
- l’inserimento del dipendente nella organizzazione produttiva aziendale;
- lo svolgimento della prestazione attraverso l’utilizzo di strumenti professionali messi a disposizione del datore di lavoro;
- l’insussistenza di un rischio di impresa in capo al dipendente (in pratica, il diritto del dipendente ad essere retribuito a prescindere dal risultato economico ottenuto dal datore di lavoro in forza della sua prestazione);
- la retribuzione periodica;
- l’obbligo di comunicazione delle proprie presenze ed assenze dal posto di lavoro;
- l’osservanza di un orario di lavoro;
- la necessità di concordare con il datore di lavoro i periodi per il godimento delle ferie.
Tali indicatori non sono tassativi e non assumono una valenza esaustiva.
Posso ricevere soldi in contanti per l’iscrizione a un corso?
Risposta del 17 ottobre 2023
Solo se di importo inferiore a 1.000 euro ma si consiglia di effettuare tutte operazioni tracciabili
Le 24 ore previste come limite massimo per un istruttore/ice sono cumulabili?
Risposta del 17 ottobre 2023
Le 24 ore riguardano la qualificazione del rapporto con singolo committente e sono da computare su base strettamente settimanale.
Il RAS produrrà busta paga e calcolo contributivo?
Risposta del 17 ottobre 2023
Il sistema non è ancora operativo, il decreto legislativo prevede che attraverso il RAS si effettui, oltra alla comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro sportivo non dipendente:
- l’UNIEMENS, ossia la comunicazione all’INPS dei dati retributivi ai fini contributivi;
- la busta paga (in ogni caso obbligatoria al superamento dei 15.000 euro complessivi);
- il Libro unico del lavoro.
Come vengono tassati i premi in denaro?
Risposta del 17 ottobre 2023
Ritenuta a titolo di imposta del 20% versata dall’erogante che può anche non operare la rivalsa nei confronti del percettore il premio.
Un lavoratore sportivo può avere più di un cococo? Esiste un limite?
Risposta del 17 ottobre 2023
Il lavoratore sportivo è tenuto ad aprire la partita iva se intende operare professionalmente e sul mercato. Non esiste una previsione normativa che individui il limite al superamento del quale è necessaria l’apertura della partita iva. Potrei avere un altro lavoro e nel corso dell’anno attivare complessivamente quattro piccole cococo sportive e non essere obbligato ad aprire partita iva o potrei avere anche solo due cococo sportive ma essere obbligato ad aprirla perché in realtà sto cercando altri potenziali organizzazioni sportive committenti.
È possibile interrompere e riprendere – o modificare l’importo orario del pagamento di un istruttore con cococo sportivo in caso l’attività abbia un calo di iscritti o debba essere interrotta?
Risposta del 17 ottobre 2023
Il compenso non può essere quantificato in ragione del numero di partecipanti all’attività didattica – e quindi agli introiti che genera – atteso che questa tipologia di accordo viene ricondotta nell’ambito del contratto di associazione in partecipazione agli utili o ai proventi espressamente vietato dall'articolo 53 del decreto legislativo n. 81/2015 quando ha ad oggetto una prestazione di lavoro.
Tra l’altro la differenza di trattamento economico dei lavoratori (autonomi e subordinati) può trovare esclusiva giustificazione in un diverso inquadramento di livello, in ragione di un diverso ruolo assunto all’interno dell’organizzazione sportiva per cui possiamo avere istruttori alle prime armi qualificati come quarto livello, istruttori autonomi come terzo, istruttori autonomi che svolgono anche un ruolo di coordinamento/supervisione di altri istruttori come secondo o primo livello e, si ricorda, l’importo non può superare del 40% quanto previsto dai contratti collettivi (in ragione del potenziale livello di inquadramento) stipulati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative.
È possibile in ogni caso sospendere il rapporto di lavoro o risolvere anticipatamente il rapporto di lavoro sportivo.
È possibile in un cococo sportivo inserire solo la retribuzione mensile anziché quella oraria?
Risposta del 17 ottobre 2023
Sì, anche se in ogni caso bisogna fare una proiezione del compenso totale per il periodo di validità del rapporto da indicare nel RAS.
Sono un laureato ISEF, posso essere inquadrato come COCOCO sportivo o devo aprire la partita iva? Serve una formazione specifica o è sufficiente la laurea in scienze motorie?
Risposta del 30 ottobre 2023
La qualificazione assunta attraverso la laurea in scienze motorie non incide sulla tipologia di rapporto di lavoro che potrà essere autonomo, anche nella forma della collaborazione coordinata e continuativa e non necessariamente nella forma della libera professione, o subordinato.
Per quanto concerne invece i titoli di cui deve essere in possesso è necessario verificare come viene disciplinato questo aspetto dall’organismo sportivo a cui è tesserato.
Per quanto concerne la UISP il regolamento è consultabile alla pagina
https://www.uisp.it/nazionale/files/principale/Regolamenti/Regolamento%20Formazione%20Nazionale.pdf ai sensi del quale
Nel caso il/la candidato/a alla qualifica sia diplomato/a ISEF, laureato/a in Scienze Motorie (o titoli equipollenti), diplomato/a presso una Scuola Secondaria di 2° grado ad indirizzo sportivo o abbia una qualifica rilasciata da FSN/DSA, Accademia Nazionale di Danza, Corsi professionali, Enti accreditati, l’unità di apprendimento della disciplina viene modificato secondo quanto indicato negli specifici RTN dei SdA (regolamenti tecnici nazionali delle strutture di attività).
È altresì prevista sempre la formazione delle c.d. unità didattiche di base (UDB), funzionali ad acquisire consapevolezza di cosa significhi operare all’interno di una organizzazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro ed in particolare all’interno dell’universo UISP
Mi hanno detto che un Direttore Tecnico deve per forza essere laureato all’ISEF: è vero?
Risposta del 30 ottobre 2023
Dipende dal regolamento dell’organismo sportivo affiliante.
A chi spettano gli oneri contributivi al superamento dei 5000 e 15000 euro?
Risposta del 30 ottobre 2023
Gli oneri contributivi del collaboratore coordinato e continuativo sportivo dilettantistico si calcolano sull’importo eccedente i 5.000 euro complessivamente percepiti (per tale attività con qualsiasi committente sportivo e per l’eventuale attività di cococo amministratore - gestionale) applicando l’aliquota del 25% (24% se titolare di altra tutela previdenziale o pensionato) di cui 1/3 a carico del collaboratore. Stesso riparto è previsto con riferimento alle aliquote assistenziali. In merito ai 15.000 euro si fa invece riferimento alla ritenuta fiscale, integralmente a carico del collaboratore.
Devo aprire una posizione Inail sotto i 5000 euro?
Risposta del 30 ottobre 2023
Non è prevista tutela INAIL per i lavoratori sportivi autonomi ritenendo sufficiente la copertura assicurativa garantita dal tesseramento mentre è prevista per dipendenti, cococo amministrativo-gestionali e, in generale, cococo non sportivi a prescindere dall’entità del compenso;
Come funziona l’iscrizione alla gestione separata dell’Inps? È obbligatoria anche sotto la soglia dei 5000 euro con riferimento ai cococo sportivi?
Risposta del 30 ottobre 2023
Per iscriversi alla gestione separata INPS è necessario accedere con lo SPID al portale Inps, sulla barra di ricerca scrivere "gestione separata", appare la scelta “Iscrizione dei lavoratori parasubordinati alla Gestione Separata”. Cliccare. Nella schermata della gestione separata scegliere se si è parasubordinato oppure professionista. I dati richiesti sono: data di inizio attività, numero di telefono, indirizzo email per il parasubordinato.
L’INPS ha chiarito (messaggio n. 2535 del 6.7.2023) che il soggetto che abbia contribuzione presso la Gestione separata, sia quale lavoratore parasubordinato, sia quale lavoratore autonomo professionista, deve iscriversi separatamente, per entrambe le tipologie. Ciò in quanto le posizioni anagrafiche sono differenti e funzionali a consentire al lavoratore e all’INPS di accreditare correttamente la contribuzione previdenziale in relazione alle distinte date di inizio attività. Si ritiene che in ragione della specialità del lavoro sportivo e dei conteggi dei contributi, si dovranno avere due distinte posizioni nel caso, per esempio, di cococo sportivo e cococo che opera in associazione culturale.
Non ci sono stati ancora chiarimenti ma non si ritiene dovuta l’iscrizione sotto la soglia dei 5.000 euro.
Quali tipologie di contratto vanno inserite nel RAS?
Risposta del 30 ottobre 2023
La norma prevede la comunicazione di instaurazione del rapporto con riferimento generico alle prestazioni sportive e avrebbe un senso far transitare le comunicazioni di tutte le collaborazioni attraverso il RASD che assicura la verifica in merito alla sussistenza di uno dei presupposti del rapporto di lavoro sportivo, ossia l'avvenuto tesseramento. La disposizione però prevede la sanzione solo in caso di omessa comunicazione con riferimento alle COCOCO e solo sulle COCOCO si è soffermato il vademecum di Sport e salute.
Come inquadro i “preposti alle gare”?
Risposta del 30 ottobre 2023
La norma non prevede una disciplina giuslavoristica speciale ma la possibilità di espletare gli adempimenti con modalità diverse. Il preposto alle gare pertanto potrà essere astrattamente un dipendente, un autonomo con partita iva, un autonomo in regime di collaborazione coordinata e continuativa o, si ritiene, un lavoratore autonomo occasionale atteso che l’art. 25 del DLgs 36/2021 afferma che “Ricorrendone i presupposti, l'attività di lavoro sportivo può costituire oggetto di un rapporto di lavoro subordinato o di un rapporto di lavoro autonomo, anche nella forma di collaborazioni coordinate e continuative ai sensi dell'articolo 409, comma 1, n. 3 del codice di procedura civile”.
Esiste un limite di età minimo e massimo nell’attivazione di un cococo?
Risposta del 30 ottobre 2023
Non esiste un limite massimo mentre esistono delle tutele per il lavoro minorile in rapporto anche all’assolvimento dell’obbligo scolastico. Per quanto riguarda l’impiego di minori in attività sportive restano ferme le disposizioni contenute nella L. n. 977/1967 per cui l’età minima sono 15 anni compiuti salvo che la direzione provinciale del lavoro non abbia autorizzato, previo assenso scritto dei titolari della responsabilità genitoriale, l'impiego dei minori in attività lavorative di carattere sportivo, purchè si tratti di attività che non pregiudicano la sicurezza, l'integrità psicofisica e lo sviluppo del minore, la frequenza scolastica o la partecipazione a programmi di orientamento o di formazione professionale
Per pagare il compenso a istruttori su base oraria, devo tenere in considerazione la tariffa oraria prevista dal contratto collettivo nazionale dei lavoratori sportivi, e non superarla del 40%, è corretto?
Risposta del 30 ottobre 2023
Confermo
Come calcolo i contributi Inps quando dovuti? Su base mensile o trimestrale?
Risposta del 30 ottobre 2023
Li verso entro il 16 del mese successivo data pagamento. La periodicità del pagamento viene indicata in contratto.
Trasferimento casa – impianto sportivo: posso avere il rimborso chilometrico e della benzina?
Risposta del 30 ottobre 2023
Non è esentasse.
Qual è la disciplina delle cococo amministrativo-gestionali?
Risposta del 30 ottobre 2023
Alle cococo amministrativo gestionali si applica l'art. 37 ai sensi del quale:
Non sono lavoratori sportivi per cui:
Qual è il trattamento previdenziale delle cococo amministrativo-gestionali?
Risposta del 30 ottobre 2023
Sotto il profilo contributivo sono soggetti a gestione separata INPS ma il comma 4 dell’art. 37 del DLgs 36/2021 chiarisce che ad essi trova applicazione l'articolo 35, commi 2, ai sensi del quale
2. Nell'area del dilettantismo i lavoratori sportivi, titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o che svolgono prestazioni autonome [o prestazioni autonome occasionali], hanno diritto all'assicurazione previdenziale e assistenziale. A tal fine essi sono iscritti alla Gestione separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 e della quale si applicano le relative norme
comma 6,
6. Per i lavoratori di cui al comma 2, iscritti alla Gestione separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che risultino assicurati presso altre forme obbligatorie, l'aliquota contributiva pensionistica e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche è stabilita in misura pari al 24 per cento
comma 7,
7. Per i lavoratori di cui al comma 2, titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che non risultino assicurati presso altre forme obbligatorie, l'aliquota contributiva pensionistica e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche è stabilita nella misura pari al 25 per cento. Per tali lavoratori si applicano le aliquote aggiuntive previste per gli iscritti alla gestione separata Inps di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 sulla base del relativo rapporto di lavoro
comma 8bis
8-bis. L'aliquota contributiva pensionistica e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche, di cui ai commi 6, 7 e 8, sono calcolate sulla parte di compenso eccedente i primi 5.000,00 euro annui
e comma 8 ter
8-ter. Fino al 31 dicembre 2027 la contribuzione al fondo di cui ai commi 6, 7 e 8 è dovuta nei limiti del 50 per cento dell'imponibile contributivo. L'imponibile pensionistico è ridotto in misura equivalente
quindi
Qual è il trattamento fiscale delle cococo amministrativo-gestionali?
Risposta del 30 ottobre 2023
Sotto il profilo fiscale invece il comma 4 dell’art. 37 del DLgs 36/2021 chiarisce che ad essi trova applicazione l'articolo 36 ai sensi del quale
I compensi di lavoro sportivo nell'area del dilettantismo non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all'importo complessivo annuo di euro 15.000,00. In ogni caso, tutti i singoli compensi per i collaboratori coordinati e continuativi nell'area del dilettantismo inferiori all'importo annuo di 85.000 euro non concorrono alla determinazione della base imponibile di cui agli articoli 10 e 11 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446
e quindi si applica l'agevolazione dei 15.000 e l'agevolazione IRAP in capo al committente.
Come funziona l’Uniemens per un cococo amministrativo gestionale?
Risposta del 30 ottobre 2023
Viene presentato con le modalità ordinarie dal consulente del lavoro o professionista abilitato.
Rimborso certificato di 150 euro mensili: vale solo per i volontari o anche per le spese sostenute da un lavoratore e riportate “a pie di lista”?
Risposta del 30 ottobre 2023
Il limite dei 150,00 euro mensili è legato al rimborso in autocertificazione che può essere riconosciuto esclusivamente ai volontari.
Siamo una Asd che si occupa di motociclismo: come inquadriamo i nostri meccanici?
Risposta del 30 ottobre 2023
Attendiamo eventuali indicazioni dal decreto del ministero dello sport, di concerto con il ministero del lavoro, che definirà le figure dei tesserati che svolgono “verso un corrispettivo a favore dei soggetti di cui al primo periodo le mansioni rientranti, sulla base dei regolamenti tecnici della singola disciplina sportiva, tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva, con esclusione delle mansioni di carattere amministrativo-gestionale”. L’elenco sarà tenuto dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri e includerà le mansioni svolte dalle figure che, in base ai regolamenti tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate, anche paralimpiche, sono necessarie per lo svolgimento delle singole discipline sportive e sono comunicate al Dipartimento per lo sport, attraverso il CONI e il CIP per gli ambiti di rispettiva competenza, entro il 31 dicembre di ciascun anno. In mancanza, si intendono confermate le mansioni dell'anno precedente.
Ad oggi il meccanico non è lavoratore sportivo per cui si attiverà – a seconda delle modalità di esecuzione della prestazione – un contratto di lavoro autonomo, subordinato o una prestazione occasionale.
Il Durc è obbligatorio sotto i 5000 euro?
Risposta del 30 ottobre 2023
No
Il reddito da lavoro sportivo si accumula a quello del mio lavoro principale?
Risposta del 30 ottobre 2023
Sì ma solo per la parte eccedente i 15.000 euro.
Cosa succede se un lavoratore/trice supera le 24 ore settimanali? Nel caso di co co co sportivo per lavoratori di centri estivi multisport che superano le 24 ore settimanali, come si può fare?
Risposta del 30 ottobre 2023
Al superamento delle 24 ore settimanali sarà l’organizzazione sportiva a dover dimostrare la sussistenza dei presupposti per parlare di lavoro autonomo e non subordinato.